TAVOLA ROTONDA SULLA BIODIVERSITA' DELLA FORESTA REGIONALE DI ROCCARAINOLA

09.11.2012

MUSEO CIVICO LUIGI D'AVANZO

La Foresta di Roccarainola, parte del Parco Regionale del Partenio, si sviluppa su una superficie totale di circa 950 ha. Il sito, incluso interamente nel comune da cui prende il nome, è il punto d'incontro tra le province di Napoli, Avellino, Caserta e Benevento e rappresenta un importante sito naturale a due passi dalla realtà brulicante di una città metropolitana che da Napoli si estende sino a Nola. Quest'area si offre ospitale e accogliente alle famiglie in cerca di una dimensione di naturale benessere e, allo stesso tempo, selvaggia e incontaminata per gli amanti del trekking, del birdwatching e della mountain bike. Non mancano, infatti, numerose aree attrezzate che offrono ai visitatori momenti di comoda socializzazione. Ma è la magia dei sentieri, che s'inerpicano nel bosco, ad affascinare gli amanti di un habitat selvaggiamente naturale, godibile in un contesto di attenta conservazione. La flora e la fauna di questa Foresta, che conserva buona parte della sua biodiversità originaria, grazie anche alla ricchezza e alla profondità dei valloni che ne solcano il substrato calcareo, sono state studiate a fondo in numerose monografie. La biodiversità accertata è molto elevata, sia per la flora (con oltre 1100 specie per tutto il Partenio- Castagno da frutta e selvatico e Ontano napoletano, Douglasia, Faggio, Nocciolo selvatico, Carpino e Orniello; Sottobosco: arbusti di Coronilla, Biancospino, Sanguinella e Ginestra odorosa) che per la fauna dei vertebrato (con la presenza di quasi tutte le specie appenniniche- Tasso, Cinghiale, Riccio, Volpe, Biscia, Merlo, Poiana, Falco Pellegrino, Passeracei di varie specie. Da qualche anno è tornato anche il Lupo, un cui giovane maschio, morto avvelenato, è stato rinvenuto nella Foresta pochi anni fa. Inoltre, comprese le fasce circostanti, vi si riproducono oltre trenta specie di orchidee, cioè un terzo circa di tutte le specie italiane. Su questo tema, laborioso è stato il lavoro del Prof. Giovanni Sirignano che da anni si batte per la salvaguardia di tali rarità.

Alla conferenza hanno partecipato ufficialmente il Corpo Forestale dello Stato e la Regione Campania. Essenziale è stata la collaborazione dei dottori Danila Mastronardi ed Elio Esse dell'ASOIM (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale), con riferimento all'ornitologia e mammalogia rispettivamente.